Le Fontane Archeologiche di Atri – I Kanat o Qanat
Una caratteristica di Atri medioevale era la presenza al di fuori di ogni porta, della maestosa cinta muraria, di una fontana, se ne ricordano almeno 14. Le fontane archeologiche di Atri sono ben conosciute anche per la loro struttura che si rifà ad un sistema idrico inventato in Persia 3000 anni fa. Esso è costituito da canali sotterranei (kanat), che raccolgono l’acqua per captazione risorgimentale e, alimenta le fonti perennemente, essendo legato al ciclo delle acque.
Fonte Canale In zona Colle Maralto, vi è la Fonte Canale, situata nell’omonima via. In tale area, sono stati rinvenuti reperti preromani a carattere votivo, che hanno fatto supporre che l’organismo idrico avesse una destinazione sacrale. Non è possibile, però, ricostruire la primitiva configurazione architettonica della fontana, che conserva l’aspetto tipico della seconda metà del 1800. All’esterno nove vasche in pietra e laterizi, preromane e nove archi in sesto acuto, medievali, restaurati dal sindaco D. Bindi nel 1974. Le arcate sono realizzate con mattoni e incorniciate da un sottile bardellone in cotto, formato da elementi in laterizio appositamente sagomato. All’interno il Kanat è formato da quattro cunicoli con opere murarie di sostegno. Le pareti in cotto sono a sesto acuto, e ciò permette loro di funzionare come archi per il sostegno del sovrastante terreno.
Fonte Pila Sul basso versante sud del Colle Maralto, Fonte Pila mostra una configurazione che deriva da un intervento operato di recente sul lato destro, è molto diversa da quella assunta in epoca medioevale. La facciata è costituita da una cortina in mattoni, alla cui destra si apre una volta a sesto ribassato. Internamente si sviluppano le vasche di raccolta delle acque, che attualmente alimentano un lavatoio esterno realizzato in pietra e mattoni. Nel vascone residuo, comunque, si possono ancora vedere i resti del primitivo impianto, tra cui le tracce dei fori di trabocco, ora murati, nonché dell’originario arco interno e dei due archi esterni a tutto sesto.
Fonte della Strega Situata sul versante nord di Colle di Mezzo. Caratterizzata da due aperture con archi a tutto sesto, sulle cui pareti compaiono le finestrelle di aerazione, ricorrenti in tutte le fontane atriane. I cunicoli Kanat sono inesplorati. Circondano la fonte numerose leggende e saghe di streghe.
Fonte Fontecchio Nelle vicinanze di fonte della strega, sul podere Cherubini. Fontecchio in passato faceva parte del vasto gruppo di fonti archeologiche situate nelle vicinanze di ogni porta della insuperabile cinta muraria. Il collettore in pietra, sulla sinistra, presenta esteriormente sei finestrelle. Sulla destra, invece, tre aperture con volte a botte a sesto ribassato. I suoi due cunicoli, kanat, presentano per un tratto nella volta travelloni orizzontali di arenaria. Parzialmente esplorati a causa di frane interne, i cunicoli mostrano l’estro della natura nelle meravigliose stalattiti e stalagmiti formatesi nei secoli. Notevoli le somiglianze con la Fonte Pila e con la Fonte della Strega.
Fonte Argentina Sul versante nord di Colle di Mezzo, nei terreni circostanti la Villa Comunale. Il kanat è formato da due canali. Fonte provvista di vasche interrate a circa due metri di profondità. Molto interessante, presenta graffiti a caratteri etruschi e simboli che richiamano la civiltà toscana, quali la civetta, orme di cane, piede di bambino, ecc..
Fonte San’Ilario Sul versante nord di Colle Muralto. S. Ilario mostra un abbeveratoio in pietra e cunicoli kanat molto ridotti e ancora inesplorati che risalgono la collina.
Fonte Vricciola Nel basso versante nord del Colle della Giustizia. È un kanat che presenta all’esterno quattro grandi vasche in pietra con un alto arco diroccato. I cunicoli interni sono stati parzialmente esplorati, interessante è un deposito calcareo dello spessore di 1,30 m, chiamato “alcova di Venere”.
Fonte Caprafico Si trova sulla destra della strada che da Atri si snoda verso Silvi, a pochi metri dal bivio che porta all’Ospedale. La fonte è costituita da tre arcate, con due vasche di raccolta ed un vano collettore murato, munito di finestrelle rettangolari in pietra dura. Gli archi sono a tutto sesto.
Fonte Torinese Continuando la predetta strada che da Atri conduce a Silvi, si trova questa fontana. All’ombra di un fitto boschetto, si può osservare una vasca di raccolta con misure di m. 3,20 x 2,00 ed è alta circa due metri.
Fonte Fontacciano Si incontra tale fonte sulla strada interpoderale che dal piano antistante il Cimitero di Atri, scende verso Colle Maralto. La fonte si presenta con vasche seminterrate dalla strada che è cresciuta di livello. Il fronte è in mattoni recenti di color grigiastro, come tutte le fonti esposte verso nord, mentre quelle a sud sono più rossastre.
Fonte Purrene Dietro la chiesa di San Domenico, un antico viottolo di campagna scende verso Colle Maralto. L’inclinazione, la solidità, i tratti di antico selciato, la rendono simile alla strada delle Ripe che porta verso le Tombe rupestri. La fonte, esposta a sud-est, è composta da vasche di pietra rossa tufacea.
Fonte ‘Mbilice In contrada Panice, a valle della zona delle Grotte, verso la necropoli rupestre; la fonte è di dimensioni ridotte rispetto alle altre sorelle, le pietre sono di color griggiastro, si intravede solo l’apertura e alcuni residui delle vasche.
Fonte Ancillaria Tra porta Macelli e le Grotte, sul versante sud del colle su cui sorge Atri, è seminterrata. Di essa restano le grandi mura con il relativo pozzo.
Fonte Torinese S. Martino In località San Martino a circa quattro chilometri da Atri. La fonte è seminterrata sulla strada, si presenta con un arco a tutto sesto caduto e restaurato a campana nel 1963. All’ingresso del Kanat vi sono tra lastre di pietra candida e una di pietra nera